La malattia politica delle liste

I problemi di questo Cantone pare che certa politica li voglia risolvere con le liste. Abbiamo sempre più liste che girano o vengono richieste. Non parlo delle liste politiche per le prossime elezioni.

Si fanno, si pubblicano o si chiedono liste per:

– bravi e cattivi funzionari e docenti;

– brave e cattive aziende che si dotano o meno di marchi locali e etici;

– bravi e cattivi cittadini o aziende che si rivolgono a padroncini o a subappaltatori italiani o tedeschi;

– bravi e cattivi parlamentari che votano pro o contro un atto parlamentare portato avanti da un certo altro partito che detiene la verità ;

– bravi o cattivi cittadini o associazioni che magari tutelano l’ambiente contro certi abusi;

–  bravi o cattivi ristoratori o proprietari di immobili che si adoperano per la tutela dei disabili o degli obesi o…;

– bravi o cattivi a dipendenza dell’approccio all’integrazione e alla cooperazione;

– …

Di questo passo tra poco andremo in giro tutti, cittadini inclusi, con i marchi di buoni o cattivi cuciti magari sulla manica della giacca in modo che gli altri ci possano identificare, ammirare (se si sta dalla parte della maggioranza, magari conformista) o sbeffeggiare, insultare e chissà che altro (se  si sta dall’altra parte).

Non so perché (anzi sì ma meglio non dirlo per non essere inserito in una qualche altra lista) ma tutto questo non mi piace per nulla ed ha ben poco di liberale e di democratico, anzi rammenta sistemi politici ben distanti dalle conquiste del liberalismo.

 

Matteo Quadranti, deputato PLR

 

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