IL METODO LIBERALE: I FATTI VERI

Liberalismo e democrazia sono fatti storici intimamente legati. Il liberalismo è una teoria politica “evoluzionista” e in quanto tale, se vuole essere ideologicamente seria e combattere i tentativi di estinzione, deve privilegiare un ragionevole rispetto per il vero e per il nuovo. Per questo ci vuole metodo.

Uno dei principi fondamentali del liberalismo è quello delle scelte razionali e delle analisi oggettive. Fare un sistematico e documentato apprezzamento della situazione: macro (globale) e micro (locale) politica.

C’è un intero corpo sociale arrabbiato che oggi sta perdendo – si sta facendo fregare – il senso del reale e si rifugia in un mondo fantastico e consolatorio rivolto al passato.

Resistete. Qualcuno dovrà farlo. Conformarsi è facile. Fare o dire qualcosa di diverso può sembrare strano, ma senza quel disagio non c’è libertà e fedeltà ai propri valori di sempre. Se fungente da esempio, altri vi verranno dietro. Difendere lo Stato di diritto, quando altri affermano che la politica della maggioranza può cambiare tutto, è un atto di gloriosa resistenza liberaldemocratica.

Credete alla verità, non alle percezioni. Abbandonare i fatti significa abbandonare la libertà. Se niente è vero, allora nessuno può criticare il potere, dato che non esiste una base su cui farlo. Se niente è vero, allora tutto è spettacolo. Il portafoglio più gonfio paga per le luci più abbaglianti. È la vostra capacità di discernere i fatti veri da quelli falsi che fa di voi un cittadino che contribuisce a costruire il futuro del Paese. Non per nulla sovranisti e populisti, prediligono un popolo disinformato.

Investigate. Scoprite da soli come stanno le cose. Assumetevi la responsabilità di quello che comunicate agli altri.

La cultura e la politica sono strumenti mutevoli e flessibili che possono essere presi in ostaggio da taluni poteri e usate, invece che per liberare, per assoggettare. Bisogna tornare a far politica accompagnata però da un metodo e da una visione liberale di lungo termine.

 

Matteo Quadranti, gran consigliere