Ticino: distretto turistico

5 febbraio 2011 – La Regione

Dove siamo e dove dovremmo andare?

Immaginiamo di vedere il Canton Ticino dall’alto, magari via satellite. Dove ci troviamo? Siamo un triangolo di terra, tra Alpi e Pianura padana, su uno degli assi di transito principale tra Nord e Sud del Continente. Il settore del Turismo, a livello mondiale, è in piena espansione grazie anche all’evoluzione della tecnica (mezzi di trasporto più veloci e confortevoli) e ad una certa concorrenza (voli low cost, last minute). Oggi abbiamo tutti più voglia e possibilità di viaggiare. Con gli stessi soldi che spendevamo o spendiamo per arrivare alla prima meta turistica (balneare o montana), oggi possiamo arrivare in Egitto o in Austria, Slovenia,… A dipendenza del traffico su strada, anche la scelta di una località relativamente vicina o di una lontana si relativizza visto che il tempo necessario potrebbe risultare lo stesso. Questi in breve i dati di fatto. Perché un turista dovrebbe scegliere ancora oggi il Ticino come meta, e cosa possiamo offrirgli? Anzi, cosa dobbiamo offrirgli, visto che questo settore resta uno dei più importanti per la nostra economia! Di sicuro non siamo Ibiza, Rimini o Marsa Alam e nemmeno abbiamo località quali Crans Montana o Sankt Moritz. Abbiamo però laghi, montagne e qualche Città, più cittadine, in realtà. Considerato inoltre che oggigiorno si fanno sempre di più vacanze di breve durata (una settimana o finesettimana allungato), cosa il turista potrebbe ricevere in questo lasso di tempo? E poi quale tipo di turista possiamo o vogliamo attirare (giovane, anziano, famiglia)? Queste sono risposte alle quali la politica e Ticino Turismo deve dare risposte urgenti. E urgenti lo sono perché il treno l’abbiamo già perduto da tempo e bisogna riprenderlo prima di doverci rassegnare alla chiusura definitiva della stazione turistica ticinese. I dati forniti di recente da Svizzera Turismo, se sono incoraggianti a livello svizzero, sono deprimenti per il Ticino in perdita di velocità. DFE e Enti turistici (ticinese e locali) hanno iniziato a cooperare e messo in campo 12 progetti sui quali operare. Purtroppo non è sufficiente e bisogna dare una accelerata verso un Ente unico cantonale, anche potenziato con le competenze dei direttori locali, col compito chiaro di promuovere il Ticino verso l’esterno per attirare grandi, o almeno medie, catene alberghiere e gli operatori turistici internazionali. Questi però devono trovare terra fertile e conveniente per prendere in considerazione questo nostro pezzo di terra e venderlo a livello europeo e perché no, mondiale. Dobbiamo crederci, dobbiamo renderci conto che questa nostra regione è una bella regione con delle potenzialità ancora non sfruttate. Dobbiamo anche credere e migliorare la cultura di un’ospitalità turistica che non può essere lasciata solo alle strutture alberghiere di lusso, ma deve diventare diffusa, anche nel mondo della ristorazione e dell’intrattenimento per esempio. Il problema maggiore, a mio avviso, è che le proposte turistiche sono ancora troppo frammentate e non coordinate. Ognuno coltiva ancora il suo orticello senza pensare che il mondo è cambiato e il “boccalino ticinese” ha trovato concorrenti agguerriti altrove. È ora di proporci sul mercato mondiale con un progetto che potrei chiamare, traslandolo del mondo industriale, “Ticino: distretto turistico”. L’Expo 2015 è alle porte. L’occasione di proporci è tanto ghiotta che sarebbe inammissibile perderla. I turisti di mercati “emersi” (Giappone, USA, Italia) e emergenti quali Cina, India o Arabi ci sfiorano di poco con alcune “toccate e fuga”, ad esempio, al Fox Town di Mendrisio per far ritorno poi a Milano e proseguire altrove. In pratica acquistano prodotti “firmati” esteri, ma poi ci lasciano il traffico e quasi nulla per l’economia locale. Come farli rimane da noi qualche giorno in più? Ebbene, l’unica possibilità è di trovare un prodotto turistico che caratterizzi il Ticino nel mondo e che possa essere accompagnato da una “carta del turista”, che ancora manca proprio perché non c`è un concetto di messa in rete delle offerte turistiche ticinesi che sia vendibile all’estero come pacchetto. Ciò che possiamo fare è partire dal promuovere un turismo per le nostre località maggiori (Locarno: cinema, Ascona: lago; Bellinzona: carnevale e castelli; Lugano: congressi, Chiasso: cultura) e mettere in rete quest’ultime con itinerari paesaggistici, sportivi e benessere a favore delle nostre splendide valli. Il tutto a favore di una coesione regionale, sociale per il Ticino e i ticinesi. Perché, in questo “Distretto Turistico”, abbiamo bisogno di tutti. Se “piccolo è bello”, oggi, è tutto il Ticino che è piccolo se ci guardiamo attorno. Cerchiamo di non diventare un micro paesaggio turistico, frammentato!

 Avv. Matteo Quadranti, candidato PLR al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio