Stati e potenze private

Le compagnie petrolifere si sono mosse in passato con diplomazie e milizie; le Banche, che hanno provocato la crisi del 2008 con subprime, derivati e speculazioni da capitalismo puramente finanziario, salvate dagli Stati, ora hanno in pugno gli Stati stessi o quantomeno quelli indebitati. Le imprese tecnologiche (Microsoft, Facebook, Apple, Cisco System, Google) hanno bilanci superiori agli Stati. Le Farmaceutiche (Pfizer, AstraZenica) e le società di distribuzione Amazon, Alibaba, sono le vincitrici della Pandemia. Ha più potere oggi un governo o un Consiglio di Amministrazione? Queste multinazionali hanno assunto poteri che superano quelli dei governi in una serie di campi, compresa la vita dei cittadini. Quella del rapporto della finanza privata con i governi e con le autorità monetarie è un’area nella quale il confronto è pressoché quotidiano sui mercati, con i grandi investitori che testano le intenzioni delle autorità e le autorità che cercano di addomesticare gli investitori. I privati stanno entrando a gran velocità in altri settori finora riserva degli Stati. Spesso facendo subdolamente leva su un principio di sussidiarietà orizzontale che anche in Ticino pare aver fatto breccia seppur la sua interpretazione e volontà di applicazione sia tutt’altro che trasparente. Facile sostenere che certe attività meglio lasciarle al privato quando però è allo Stato che il privato chiedere le garanzie di copertura dei propri costi. I privati entrano nel campo dell’emissione di valute, in forma digitale. Nella costruzione di nuove armi per la guerra cibernetica. Nella verifica delle identità. Nella colonizzazione dello spazio e delle nuove terre “emerse” ai poli. Ciò accade soprattutto quando scienza e tecnologia corrono più della politica. Tuttavia, la crisi da Covid 19 sta anzi esaltando l’attivismo dei governi che mettono in campo pacchetti di stimolo economico mai visti prima. In parallelo disegnano politiche industriali reali attraverso le quali diventano maggiormente interventisti in economia. Forse questo nuovo ruolo dello Stato tornerà ad essere apprezzato nella prossima epoca post covid-19 e dalle generazioni più giovani che dagli Stati chiedono urgente tutela ambientale.

Matteo Quadranti, deputato OLR

La Regione Aprile 2021