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Care concittadine e cari concittadini di Balerna
Con il leggero distacco di chi non è più attivo direttamente nella politica comunale, ma col cuore sempre in mano e preoccupato per i nostri destini, mi permetto qualche riflessione forse suggerita anche dal clima delle festività che è sempre occasione di bilanci. Senza lasciarci cogliere da un atteggiamento inutilmente nostalgico e piuttosto rivolti ad un più ottimistico e costruttivo sguardo al futuro, vi propongo un gioco, un piccolo e non esaustivo elenco che se ognuno di voi volesse fare a sua volta, nel proprio focolare o condividere con parenti, amici e vicini di casa, forse ci riscopriremmo, per affinità, ad essere più una comunità. Facile sarebbe iniziare col dire, qui, che abbiamo perso il Sindaco ma lo si potrebbe riguadagnare. Tuttavia la listarella non vuol essere solo politica, ma non può nemmeno non esserlo almeno un po’. In questi ultimi decenni abbiamo perso territorio verde e una piazza vivibile. Abbiamo però guadagnato un Parco delle Gole della Breggia e aree residenziali e industriali che hanno consentito la creazione di abitazioni e posti di lavoro. Il futuro però sta nella revisione del piano regolatore comunale che dovrà rimediare ad alcuni eccessi. Siamo altresì fiduciosi che la moderazione del traffico e gli accorgimenti del progetto su Piazza Tarchini qualche miglioramento lo porteranno. Il progetto di impianto di teleriscaldamento a legna, certo costoso, potrebbe riportare in auge la filiera del legno ticinese al posto del petrolio e del gas mediorientali. Da bambino ricordo che sin dalla prima elementare mi recavo a scuola a piedi senza traumi e smarrimenti quand’anche il rientro era in salita. La stessa fatica che facevo in compagnia di amici in bicicletta quando poi dovevo andare al Ginnasio di Morbio su e giù dal Ghitello, oppure quando in motorino, col sole, la pioggia o la neve andavo al liceo di Mendrisio o in discoteca. Allora non c’erano troppi genitori taxi, piste ciclabili o piani di mobilità scolastica che oggi sono divenuti importanti a causa dell’incremento del traffico che generiamo. Demograficamente abbiamo perso in natalità: nascono meno bambini. A Balerna non sempre abbiamo saputo ammodernare stabili per famiglie e quindi la popolazione scolastica diminuisce con perdita di classi o con pluriclassi, mentre la popolazione anziana aumenta. Pertanto benvenuti sono stati il Centro degli anziani, il servizio cure a domicilio, le badanti e tutto ciò che l’ente pubblico ha saputo costruire per sopperire all’impossibilità nostra (per ragioni contingenti o talvolta egoistiche) di accudire a casa propria i nostri genitori o nonni. Sono nate così professioni, quelle di assistenti di cura, animatori, che ancora oggi lasciamo fare in maggioranza ai frontalieri benché siano e saranno verosimilmente professioni che la tecnologia incalzante non riuscirà a sostituire. Noi ticinesi abbiamo invece preferito posti di lavori nelle ex regie federali o in banca, in assicurazioni, nel commercio e nel settore terziario – ambiti oggi in difficoltà e che i computer stanno pian piano sostituendo -. Abbiamo perso di vista la formazione professionale, artigianale e lo spirito d’impresa che va di pari passo con il coraggio dell’assumersi il rischio imprenditoriale. Il futuro però potrebbe indicarci nuovi mestieri, maggiori opportunità di lavoro flessibile, da casa. Chissà che anche un ritorno al fenomeno dell’emigrazione, fosse anche solo per fare esperienze, non sarà foriero di una crescita e di una mentalità aperta e consapevole che fuori dai nostri confini c`è un mondo che sta cambia, che ci piaccia o no. I cosiddetti Mass Media (TV, Radio) e i Media Sociali (Facebook, ecc..), con la loro illusione di informarci, ci hanno tolto presenze davvero interattive al nostro Teatro Sociale facendo venir meno il dialogo e il confronto. Ma con un ritorno alla modestia politica, tralasciando conflitti d’interesse personali, possiamo tornare a recuperare spazi di libertà, soprattutto da chi, sulle paure e le insicurezze, costruisce il proprio personale successo politico.
Matteo Quadranti, già Vicesindaco