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17 marzo 2008 – Corriere del Ticino
Mi permetto inserirmi nel clima elettorale chiassese dopo aver letto qualche contributo che più che giornalistico mi pare di sponsorizzazione di tale o tal altro candidato al Municipio, rispettivamente alla sedia di Sindaco.
Orbene, comprendo che la stampa necessiti giornalmente di notizie o di “carne” da spolpare, e in questo caso pare che il piatto forte preveda il PLR e i suoi contorni, ma credo di ricordare che a Chiasso vi sia stato un sondaggio in seguito al quale è stato allestito un programma di legislatura approvato e condiviso oltre che dalla base anche da tutti i candidati all’esecutivo e al legislativo del PLR locale. Di ciò la stampa ne ha dato risalto. In tale programma sono contenuti gli obiettivi e le visioni strategiche dei liberali radicali di Chiasso. Non spetta a me svilupparli o illustrarli in questa sede.
Certo si potrebbe obiettare che i programmi si fanno (vi sono forze politiche che, abituate a navigare a vista, nemmeno li scrivono) e poi si mettono in un cassetto, ma non credo che tale sia il bilancio che si possa trarre dall’attività del PLR di Chiasso per gli anni passati e quindi non vi sono fondati motivi per ritenere che il futuro sarà diverso a meno che si voglia continuare col pettegolezzo e il basso profilo da cacciatori di tartufi nel sottobosco.
Detto programma si inserisce nel solco della continuità e quindi non vedo perché si debba insinuare che a Chiasso vi sarà di colpo un cambio di rotta a favore della Lega o dei Socialisti. Le accuse di filoleghismo di alcuni candidati liberali radicali al Municipio possono trovare magari conforto in chi lo vuole dare ad intendere o a chi fa comodo elettoralmente pescare anche in quel bacino benché si sia potuto constatare che, a Chiasso, la Lega non abbia fatto altro che puntare all’immobilismo, al respingimento di progetti di rilancio e a dare di Chiasso un immagine litigiosa, insicura invece di valorizzare quanto di positivo è stato fatto grazie ai liberali (leggasi a titolo d’esempio il risanamento finanziario). Governare è l’arte del fare, del realizzare progetti e condurre – nel senso etimologico di “accompagnare” – i cittadini, grandi e in erba, verso un futuro migliore. Governare non è attaccare le persone e le istituzioni.
La rottura di equilibri politici non è sempre foriera di miglioramenti e credo che la storia degli ultimi 15/20 anni di questo Cantone lo dimostri.
I candidati PLR sapranno, visto che manca ancora un mese abbondante alle elezioni, sviluppare i temi e gli obiettivi contenuti nel già chiaro programma di legislatura a cui si debbono attenere. Ve ne fosse qualcuno che non lo farà, spetta all’elettore trarre le debite conclusioni verso quest’ultimo, ma non verso il partito. A mio modo di vedere vi sono, tra i candidati e le candidate PLR di Chiasso, persone che, seppur “nuove” hanno dato già ampia prova, anche di recente, di credere nel e impegnarsi per il liberalismo, avversando soluzioni populiste. Queste persone, che rispettano le decisioni democratiche, anche all’interno delle istituzioni partitiche, andranno premiate. Non ci si lasci condizionare.
Forza Chiasso liberale!