Il Volontariato – formazione, coordinamento e sostegno finanziario: a che punto siamo?

28 aprile 2012 – INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Il tema del volontariato è al centro di un rinnovato interesse politico. Rinnovato in quanto già nel 2003 (Messaggio 22.10.03, n. 5434) il Governo rispondeva a due mozioni targate PLR (08.10.2001 di Moreno Colombo e cofirmatari e 15.09.199494 di Abbondio Adobati), condividendo la conclusione del gruppo di lavoro appositamente creato. Il Consiglio di Stato non ritenne opportuna l’elaborazione di una legge quadro sul volontariato. Il Governo, ribadendo il ruolo fondamentale (economico e sociale) svolto dai volontari si proponeva, per il tramite delle differenti leggi settoriali, di tendere verso il costante raggiungimento dell’obiettivo di riconoscere il volontariato attraverso delle misure concrete nel campo della formazione, del coordinamento e del sostegno finanziario a gruppi e enti senza scopo di lucro, attivi sulla base del volontariato.
Di recente il tema è stato riproposto ma con l’unica prospettiva di voler agevolare il volontariato mediante gli strumenti fiscali. Infatti sono ancora pendenti nella Commissione tributaria due oggetti relativi al tema: l’iniziativa parlamentare 21.02.2010 “Associazioni a scopo ideale: innalzare le soglie d’imposizione sull’utile e sul capitale. Lo Stato sostenga fattivamente il volontariato, firmata dal Gruppo PPD e quella 13.12.2011 del deputato della Lega, Giancarlo Seitz “Volontariato: basta politica e politichese, più fatti e maggior concretezza”.
Nella recente seduta parlamentare del 17.04.2012 è stata di contro respinta l’iniziativa parlamentare generica 29.11.2010 presentata da Lorenzo Quadri (ripresa da Michele Guerra) “Rendere deducibili fiscalmente le spese legate all’esercizio del volontariato” con cui si voleva gratificare e promuovere il volontariato elaborando ed inserendo nel diritto tributario cantonale “una base legale affinché le spese occasionate dall’esercizio del volontariato possano essere dedotte fiscalmente”.
Il gruppo PLR ha votato in quella seduta a favore del rapporto commissionale 09.03.2012 secondo il quale l’iniziativa andava respinta. Pur riconoscendo, da una lato, una certa crisi di “vocazioni” e, dall’altro, l’importanza per la società delle prestazioni non retribuite svolte nell’abito del volontariato e delle cariche onorifiche, nonché la necessità di promuovere il lavoro volontario, il diritto fiscale cantonale non è infatti lo strumento più adeguato allo scopo. Ciò nondimeno tanto la Commissione tributaria quanto il Gruppo PLR hanno inteso sottolineare l’importanza di trovare il modo per mantenere, sostenere e promuovere il volontariato.

In quest’ottica e tramite la presente interrogazione parlamentare chiedo al governo:

1. Se intende eventualmente riattivare il gruppo di lavoro del 2002/2003 (cfr. messaggio 22.10.03, n. 5434), debitamente ricomposto, per vedere di ottenere un rapporto aggiornato con eventuali nuove proposte volte a promuovere e agevolare il volontariato in Ticino.

2. Se e quali progressi sono stati fatti nell’attuazione delle misure prefissate già in quel messaggio governativo. Ovvero, e segnatamente in questi tre ambiti:
Formazione: (i) Assecondare le organizzazioni che promuovono la formazione dei volontari; (ii) Promuovere, attraverso corsi di post formazione e aggiornamento professionale organizzati dai vari ambiti scolastici superiori e universitari, una formazione generale e specifica sul volontariato; (iii) Valutare la possibilità di certificare la qualità della formazione proposta e di rilasciare un attestato a chi frequenta i corsi riconosciuti; (iv) Diffondere i valori etici insiti nel volontariato.
Coordinamento: (i) Incoraggiare, attraverso i movimenti federativi settoriali, lo sviluppo e la promozione del volontariato, con mirate campagne informative e di reclutamento di nuovi volontari; (ii) Mettere a disposizione infrastrutture logistiche cantonali e incoraggiare i comuni a fare altrettanto; (iii) Offrire consulenza e supporto organizzativo a gruppi o enti che lo richiedono; (iv) Stimolare gli enti pubblici e privati e le aziende a considerare il volontariato quale valore aggiunto da riconoscere ai propri collaboratori.
Sostegno finanziario: (i) Nell’erogazione dei contributi cantonali tramite le leggi di sussidiamento e i contratti di prestazione, riconoscere i costi sostenuti per la gestione delle organizzazioni fondate sul volontariato così come i costi e i tempi per la formazione e le spese vive dei volontari; (ii) Riconoscere gli esoneri fiscali richiesti da enti di pubblica utilità fondati sul volontariato (iii) Considerare quali deduzioni le liberalità a favore di enti fondati sul volontariato.

Matteo Quadranti, Gran Consigliere PLR